Enciclopedia delle relazioni
Enciclopedia delle relazioni / Il Progetto
L’obiettivo del non-workshop è aiutare il partecipante ad aprirsi a nuove letture della realtà, a dare risposte pragmatiche, approcciandosi alla progettazione grafica, ai problemi che vengono posti, a favorire l’emersione di spunti critici. L’idea è di costruire una Enciclopedia delle relazioni (un inventario perpetuo) personali, famigliari, vicine e lontane, intime, (un libro collettivo) raccontate attraverso una raccolta di immagini archetipe e universali, di persone, luoghi e oggetti, in grado di parlare a tutti.
Mauro Bubbico / Grafico e Docente
Mauro Bubbico vive e lavora a Montescaglioso come progettista grafico, è considerato il vero erede della cultura visiva popolare italiana. Il suo campo preferito è il design per l’educazione e la sostenibilità ambientale. Nel corso degli anni i suoi interessi e la sua ricerca sui luoghi e sugli abitanti lo hanno portato a definire un linguaggio grafico incisivo e contemporaneo capace di raccontarli e valorizzarli, favorendone lo sviluppo sociale, economico e culturale. Nella sua visione il graphic design è innanzitutto la capacità di costruire grandi narrazioni.
Enciclopedia delle relazioni
Enciclopedia delle relazioni
L’obiettivo del non-workshop è aiutare il partecipante ad aprirsi a nuove letture della realtà, a dare risposte pragmatiche, approcciandosi alla progettazione grafica, ai problemi che vengono posti, a favorire l’emersione di spunti critici. L’idea è di costruire una Enciclopedia delle relazioni (un inventario perpetuo) personali, famigliari, vicine e lontane, intime, (un libro collettivo) raccontate attraverso una raccolta di immagini archetipe e universali, di persone, luoghi e oggetti, in grado di parlare a tutti.
Mauro Bubbico
Mauro Bubbico vive e lavora a Montescaglioso come progettista grafico, è considerato il vero erede della cultura visiva popolare italiana. Il suo campo preferito è il design per l’educazione e la sostenibilità ambientale. Nel corso degli anni i suoi interessi e la sua ricerca sui luoghi e sugli abitanti lo hanno portato a definire un linguaggio grafico incisivo e contemporaneo capace di raccontarli e valorizzarli, favorendone lo sviluppo sociale, economico e culturale. Nella sua visione il graphic design è innanzitutto la capacità di costruire grandi narrazioni.
A CHI È RIVOLTO
A grafici, designer, creativi, fotografi, scrittori, studenti di Accademia delle Belle Arti e Scienze della Comunicazione interessati ad ampliare le proprie competenze e a sperimentare nuove tecniche grafiche con un maestro come Mauro Bubbico.
Programma
RISERVATO AGLI ISCRITTƏ
GIOVEDÌ 5 DICEMBRE, VENERDI 6 DICEMBRE, SABATO 7 DICEMBRE
Ore 16.00
Il lavoro con Mauro Bubbico prevede l’introduzione alla conoscenza degli aspetti di metodo e all’insieme di scelte che danno forma a un progetto grafico.
Il design è considerato come un generatore di valore aggiunto in grado di trovare soluzioni a problemi concreti, con artefatti visuali finalizzati alla comunicazione culturale.
Il percorso è aperto alla sperimentazione di linguaggi ibridi generati da tecniche miste e introduce nuove possibilità di immaginare sistemi aperti che consentano il trasferimento di segni tra supporti di diversa natura.
L’invito è a riflettere sui propri rapporti utilizzando un archivio di immagini, inedito, circa diecimila fotografie di sconosciuti, particolarmente significative, formalmente connesse tra di loro in modo da restituire una narrazione coerente con una matrice autobiografica e una valenza collettiva. Aprire e rendere disponibili le foto private a un ampio ventaglio di letture e interpretazioni.
L’idea è di costruire una Enciclopedia delle relazioni (un inventario perpetuo) personali, famigliari, vicine e lontane, intime, (un libro collettivo) raccontate attraverso una raccolta di immagini archetipe e universali, di persone, luoghi e oggetti, in grado di parlare a tutti.
Gli argomenti trattati
Il linguaggio grafico, le tecniche narrative, l’accostamento dei molteplici livelli di significato delle immagini, le possibili combinazioni, gli stili d’impaginazione.
Tutti gli artefatti di comunicazione saranno costruiti in funzione educativa e in una dimensione di Alterità e condivisione dei saperi tra ricercatori, redattori e cittadini.
L’intervento proposto da Bubbico consiste nell’indagare, sperimentare e progettare uno spazio narrativo aperto e dialettico (cartaceo o altro) che ha come protagonisti non tanto i significati delle immagini di cui è composto ma i rapporti che queste figure intrattengono tra loro, un atlante di frammenti — che smontati e ricomposti, traslati e ri-significati sono pronti al continuo slittamento dei significati, che cambiano in relazione agli altri e al modo in cui sono stati trascritti – è capace di costruire una sorta di enciclopedia parallela ed inedita.
Un organismo complesso che richiede una lettura intertestuale, non riconducibile alle sue parti né alla loro pura somma, ma capace di aprire spiragli verso altri mondi possibili, un’opera aperta, un progetto che si presta ad ulteriori e infinite elaborazioni, “come configurazione di stimoli dotati di una sostanziale indeterminatezza, così che il fruitore sia indotto a una serie di letture sempre variabili”.